Archivio della categoria: Pensieri artistici

22 Febbraio 2015

Siamo tutti artisti…cosa ne pensi?

Lo spirito dell’artista regna in ogni uomo, i più fortunati riescono ad esprimerlo, altri lo conservano timidamente nel proprio intimo, quasi a temere il  suo riconoscimento.

L’arte è effimera, sublime; chi l’esprime o la gode, vive la pienezza d’animo che ti riconcilia con il bello, la natura, il mondo, facendoti dimenticare il quotidiano vivere.

Questo  concetto, frutto delle mie molteplici riflessioni mi porta  a chiedere:  in un tempo, dove contano soprattutto i “numeri dell’avere”, dove l’inquinamento delle cose e della gente contagia l’umanità e la natura è possibile esprimersi ancora ArtisticamenteChi sono questi  fortunati ? come e di cosa vivono? Quanto  conta per ognuno di essi la conoscenza di critici o galleristi di chiara fama ? E’ giusto che questa società così selettiva e competitiva, finisca nel sopprimere la gioia espressiva  di tanti  talenti giovanili?

COSA NE PENSI?

27 Giugno 2013

L’arte e la crisi: i Panzerotti PER FAVORE no!

Qui da noi si diceva : “L’artist per la fame pers la vist”.

Oggi che la crisi,  oscura  ogni barlume di speranza  e la luce nel tunnel non si intravede ;  agli artisti, specie quelli giovani,  gli occhi non servono più.

Bisogna fare di tutto, mettere da parte qualsiasi aspirazione lirica e poetica  per  combattere alla giornata, per riuscire a portare a casa l’indispensabile per mangiare.

Tanto più la battaglia si fa difficile, tanto più  disperatamente si soffocano  sogni e  ambizioni;  devi rinunciare, come se  fossero fardelli troppo ingombranti da portare in Battaglia.

Un quadro, una poesia, una prosa,…..non servono: devi combattere, “siamo in guerra e ti devi  muovere“ te lo dicono tutti – veramente  tutti – anche  quelli che più disperati di te,  godono di armi spuntate che per munizioni  hanno il biglietto  del gratta e vinci.

Al  Mattino,  speri per un posto di   pizzaiolo  o cameriere ai tavoli, porti fuori il tuo attestato,  e vai in giro  per negozi spenti;  in cuor tuo sai che se non ti capiterà il colpo di culo, nemmeno quel posto di ristoratore troverai.

Ed in attesa della fortunata selezione,  messa a tacere la coscienza degli altri,  ti consoli su di  un foglio o di una tavola rubata al bidone delle immondizie.

Con ansia,  Rabbia, dai libero sfogo al tuo talento represso, rimescoli  vernici secche e avanzanti,  per vedere nascere una forma un  colore in una giornata sempre grigia, in attesa che arrivi la luna ti senti finalmente “creatore”.

Lei  crede in te e ti apprezza per la tua genialità, specie nella prima settimana d’amore;  poi sottovoce ti chiederà: Tu  che  se sei così bravo  ad impastare i colori, perché  non vai a dare una mano a zio Antonio, il pizzaiolo, magari senza prendere soldi però mi raccomando NON ESSERE SCEMO, fatti avere almeno due pizze e due birre per  questa notte.

L'artisa di Michele Armenise

serie facce di culo.