Da tempo mi diverto dipingendo falsi d’autore, immagini di giornale, foto e ricordi che riproduco fedelmente, lasciando intravedere piccoli dettagli che servono al visitatore per giocare con me.
E’ qualcosa di infantile, lo riconosco, però a me piace. Ancor oggi, che l’età matura m’impone una più severa e consona rappresentazione di me stesso, approfitto nell’ambiguo gioco dell’apparenza. Siamo portati un po’ tutti a voler capire e giudicare tutto ciò che vediamo o ascoltiamo in un attimo; la vita frenetica ci ha imposto determinati tempi e modi interpretativi con i quali ciascuno nei confronti dell’altro deve fare i conti. E qui si aprirebbe un’altra porta quella dei “ prevenuti” di ogni sorta, che tralascio per non annoiare.