Archivio mensile:luglio 2013

15 Luglio 2013

Quanto conta il dettaglio in un quadro?

Il dettaglio in un quadro è un mondo a se.

E’ un microcosmo di interpretazioni, in cui l’artista talvolta ci entra  e si identifica, approfondisce, analizza, studia l’elemento quasi a voler possedere lo stesso DNA,  quello che gli permette poi di risalire soddisfatto a tutta l’opera.

Cosa porta l’artista a cimentarsi con questo mondo? perché non tralascia il “particolare”  per concentrarsi sull’attore principale che costituisce il soggetto dell’opera?

Forse è spiegabile con un esempio: nella vita, cose oggetti persone, assumono una importanza diversa le une dalle altre a seconda delle circostanze e contesti ambientali e storici in cui ci si trova, l’artista ne coglie la sintesi e la riproduce a suo modo nell’opera.  Ed ecco che Il tempo, ovvero il contesto, gioca un ruolo determinante per la scelta degli “attori”.

L’autore  incornicia, assembla sulla tela, decide cosa mettere al centro e ai lati e valorizzandolo con la Luce ed l’ombra più adatta alla “parte”. Teatro, quadro, racconto, tutte le arti si mescolano per il piacere del visitatore che ne giudicherà pregi e difetti.

A questi ragionamenti di natura filosofica, si possono contrapporre altri squisitamente tecnici, o legati alla propria cultura pittorica. Ed ecco che dovendo rappresentare due papere che vanno a zonzo nel mare di Sifnos (Grecia), il dettaglio dei sassi assume alta rilevanza scenica rende giustizia alla trasparenza del mare che diviene più attore delle stesse papere. Ed ecco che un semplice sasso un umile dettaglio  diventa soggetto di pari dignità in un quadro che volutamente aspira a rivendicare la giusta e dovuta attenzione al microcosmo del dettaglio.

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2 Luglio 2013

Tecnica mista di pittura: talvolta ha esiti felici?

Ritornando al tema: olio o acqua, ricordo che più di 20 anni fa, mi sono cimentato in tecniche miste di pittura d’effetto,  ricorrendo senza spugne al contrasto naturale dei due solventi: acqua ed acquaragia.

Il quadro che viene sotto riportato, una tela 40X50 cm., illustra gli effetti particolari che si stabilizzano  sulla tela quando è sottoposta a procedimenti diversi e successivi con colori a base acquosa (come le Chine colorate), o con colori ad olio diluiti con molta acquaragia.

I fondi marini si prestano senza ombra di dubbio, a queste sperimentazioni. La mia serie omonima, tiene conto degli effetti e dell’incompatibilità di soluzione tra acqua semplice e acquaragia tradizionale, più altre misture colorate che danno corpo a coralli e scogli.

La tela va poi passata con vari strati di vernice Dimar brillante che ne garantisce nel tempo la durata e la stessa brillantezza dei colori.

quadro-pesci-e-coralli-armenise
Pesci e coralli del 1992 (collezione Privata )

1 Luglio 2013

Colori ad olio diluibili con acqua

Colori ad olio diluibili con acqua.
S’ incomincia a trovare in commercio colori ad olio diluibili con l’acqua cosa ne pensate?

Non ho ancora provato questi colori ad olio diluibili con l’acqua, ho letto da qualche parte che sono già in commercio  con risultati non del tutto concordi sulla loro brillantezza. Per ora non gli escludo anche se ancorato alla tradizione non ne sento una vera e propria necessità:  quando voglio dipingere con l’acqua per  disintossicarmi di acquaragia trovo soddisfacenti le chine colorate, le tempere a guazzo, gli acrilici e i pastelli acquerellabili.

Quadro la gattoneria

La gattoneria